Nuove speranze per l'integrazione

"L'Italia siamo anche noi." dice il titolo dell'articolo di Vladimir Porchi. Due nuove iniziative legislative che riassumono il principio che per chi nasce in Italia è italiano e chi paga le tasse e lavora regolarmente ha il diritto al voto.

Questa campagna in occasione dell'anniversario dei 150 anni della Repubblica Italiana è stata lanciata da varie organizzazioni e associazioni: Acli, Arci, Asgi-Associazione studi giuridici sull’immigrazione, Caritas Italiana, Centro Astalli, Cgil, Cnca-Coordinamento nazionale delle comunità d’accoglienza, Comitato 1° Marzo, Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani, Emmaus Italia, Fcei – Federazione Chiese Evangeliche In Italia, Fondazione Migrantes, Libera, Lunaria, Il Razzismo Brutta Storia, Rete G2 - Seconde Generazioni, Sei Ugl, Tavola della Pace, Terra del Fuoco.

Le novità sono le seguenti:

- per i minori di 10 anni che vivono e soggiornano senza permesso di soggiorno valido in Italia con i loro genitori immigrati può essere presentata richiesta di cittadinanza italiana entro due anni dal momento in cui vive in Italia, prima di aver compiuto i 10 anni di età. Quando compierà la maggiore età avrà il diritto alla cittadinanza.

- gli immigrati residenti da almeno 5 anni in Italia possono presentare domanda per avere la cittadinanza italiana. La novità è che prima erano previsti 10 lunghi anni prima che poterla richiedere. I residenti regolari da almeno 5 anni hanno il diritto di voto amministrativo a livello comunale, provinciale e regionale.

Speriamo che le proposte di legge passino e che sia un obbiettivo grandioso da raggiungere per l'integrazione degli immigrati.