Festa della Repubblica Multietnica 2018

Sabato 2 giugno dalle ore 15:00 alle 18:00
LA COSTITUZIONE E' DI TUTTI!
via Roma pressi di piazza Castello (Torino)
festa della repubblica multietnica 2017
Un pomeriggio di festa e condivisione dei valori della costituzione (raccolta firme, spettacoli, laboratori)

CONVERGENZA DELLE CULTURE e la RETE 21 marzo organizzano la nona edizione della FESTA DELLA REPUBBLICA MULTIETNICA.

 

Verso la Repubblica Multietnica 2017

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 1 giugno - dalle 17:30 - presso la Cavallerizza Reale - via Verdi 9 Stand associazioni, proiezioni, mostre, dibattiti

Programma (in definizione):
19:00 - Ternype Dance - danze rom
19:15 - Dibattito: "Tous Migrants" (Briancon)
19:30 - Ternype Dance - danze rom
19:45 - Presentazione progetto "Missing at the borders" (Ricerca scomparsi Mediterraneo)
20:00 - Poesie e musica dalla Turchia - Murat Cinar -Nihat Aksoy -Nukhet Akgun -Fuat Sunay
20:15 - Aperitivo multietnico
21:00 - Perù arte e cultura - Spettacolo di teatro danza
21:15 - Presentazione mostra Huellas de la memoria (Desaparesidos Messico)
21:30 - Ana Ponce - canzoni dal Perù
21:45 - Dibattito/Testimonianze delle seconde generazioni
22:15 - Cykao BellyDance - Danza del ventre

 

2 giugno - ore 15:30 - da piazza Borgo Dora a piazza Vittorio Veneto

Carovana delle culture per le vie della città

Un corteo allegro e colorato attraverserà le vie del centro, da piazza Borgo Dora a piazza della Repubblica, via Milano, via Cernaia, via Po per concludere in piazza Vittorio Veneto, con danze e canti dal mondo. Ma anche con riflessioni sul diritto di essere umani.

Partiremo dal Sermig, dove sarà esposta dal 1° al 14 giugno la mostra "Huellas de la memoria" orme della memoria sui desaparecidos nella rotta Messico/Stati Uniti (https://www.facebook.com/ormedellamemoria/?fref=ts) e continueremo con musica e danze dal Perù, Filippine, Bolivia, Marocco e con il Rap sociale di Muso (mente umana socialmente operativa).

 

Partecipano:
ACFIL Piemonte, A proposito di altri mondi, Assemblea Cavallerizza 14.45, Bizzeffe, Carovane Migranti, Centro Esperanto di Torino, Comitato Solidarietà Rifugiati e Migranti delle occupazioni Ex-Moi e La Salette, EsPerTo, Help to Change, Perù Arte e Cultura, Rete 21 marzo, San Simon USA, Semilleros, Ternype Dance, TorinoAttiva, Ufficio Immigrazione CGIL-Torino, Wanka, Murat Cinar, Muso (Mente Umana Socialmente Operativa)



 

Festa della Repubblica Multietnica 2017

1 giugno - ore 17:30presso la Cavallerizza Reale - via Verdi 9
Stand associazioni, proiezioni, mostre, dibattiti
2 giugno - ore 15:30 - da piazza Borgo Dora a piazza Vittorio Veneto
Carovana delle culture per le vie della città

-- Programma degli eventi --

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L'Italia è già una Repubblica multietnica e multiculturale. È, e dovrebbe essere, di tutti gli esseri umani che la vivono. Questo è per noi il significato della giornata del 2 giugno. Vogliamo mostrare, con un pomeriggio di allegria e condivisione, la bellezza e la ricchezza della diversità, che va vista come un'opportunità e una sfida, non come un pericolo o una sconfitta dell'“italianità”.
   

Verso la Repubblica Multietnica 2016

Né muri né frontiere - L’umanità non ha confini
Carovana delle culture per le vie della città
2 giugno 2016 - ore 15:00 da piazza della Repubblica al Valentino
 

Sulla crisi dei rifugiati in Europa

Convergenza delle Culture (2015-09)

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Nelle ultime settimane abbiamo assistito alla più grande tragedia umanitaria vissuta da decenni nel vecchio continente. Pur non essendo un fenomeno nuovo, questo esodo di massa ha recentemente assunto una grandezza mai vista prima, si dice solo paragonabile a ciò che è avvenuto nella seconda guerra mondiale.
Solo che allora i treni affollati non cercavano di arrivare in Europa, ma di fuggirne.

I media riflettono nei loro titoli lo stupore e la commozione delle popolazioni, anche se rispondono a interessi meno legittimi di quelli del cittadino apatico, che fino a poco tempo fa viveva tranquillamente ignorando le tragedie dei vicini.
Annunciavamo da tempo la grande crisi storica che si stava preparando; la situazione attuale dunque non  ci coglie di sorpresa, ma ci indigna.

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